Skip to main content
News

Aumento dello stipendio medio lordo in Repubblica Ceca

Nell’ambito della Repubblica Ceca, il panorama salariale ha subito un declino costante dei salari reali per nove trimestri consecutivi a seguito delle ripercussioni economiche indotte dalla pandemia e dall’aumento del tasso inflazionistico. Tale fenomeno è stato identificato dal capo economista di Cyrrus, Vít Hradil, come il periodo di maggiore impoverimento dal 2017. Nonostante si preveda un aumento dei salari, i livelli pre-pandemia saranno raggiunti non prima del 2026.

Durante l’ultimo trimestre del 2023, è stato registrato un incremento del salario medio mensile lordo del 6,3% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 46.013 CZK, equivalente a un aumento di 2.734 CZK. Nonostante ciò, l’inflazione ha provocato un calo dei salari reali dell’1.2%. Secondo Petr Dufek, economista capo della Creditas Bank, nel biennio i salari reali hanno evidenziato una contrazione dell’11%. Nel dettaglio, i lavoratori del settore dell’informazione e comunicazione hanno percepito i salari medi più elevati, attestandosi pressoché a 79.200 CZK, seguiti da quelli nel settore finanziario e assicurativo. Per contro, i compensi più bassi sono stati rilevati nel settore dell’alloggio e della ristorazione e in quello agricolo, con salari medi di circa 26.700 CZK.

Analizzando le dinamiche regionali, i salari hanno mostrato una crescita nominale compresa tra il 5,4% e il 7,5%, benché abbiano subito una contrazione in termini reali. La regione di Ústí ha evidenziato l’incremento più significativo dei salari nominali, del 7,5%, con una lieve diminuzione dello 0,1% in termini reali. A seguire, la regione di Karlovy Vary, con un aumento nominale del 7,4% e un decremento reale dello 0,2%. In contrasto, Praga ha presentato l’aumento più modesto dei salari nominali, del 5,4%, con una riduzione reale del 2%.

Nell’intero arco del 2023, il salario medio si è attestato a 43.314 CZK, segnando un incremento annuo del 7,5% ma, parallelamente, una diminuzione reale del 2.9% a fronte di un tasso di inflazione del 10,7%. Questa situazione ha dunque eroso il valore effettivo dei salari. Si è inoltre registrata una disparità salariale basata sul genere, con gli uomini che hanno guadagnato in media 42.340 CZK e le donne 36.842 CZK.

In base a quanto affermato da Martin Gürtler, analista della Komerční banka, “La persistente carenza di manodopera, la compensazione del precedente profondo calo del potere d’acquisto delle famiglie e la favorevole posizione finanziaria delle imprese contribuiranno, a nostro avviso, a sostenere una maggiore crescita dei salari nominali”. Si stima, infatti, un incremento dei salari nominali del 6% e di quelli reali del 3.5%, segnando il miglioramento più significativo dal 2019. Tuttavia, Andrea Linhartová Palánová, esperta di PwC, ha evidenziato la possibilità che le imprese possano moderare la crescita dei salari nominali. Inoltre, Dufek ha ricordato che le modifiche relative all’assicurazione malattia e l’abbassamento della soglia per le aliquote fiscali più elevate influenzeranno il reddito netto in misura inferiore rispetto a quanto suggerito dai salari lordi.

In conclusione, il contesto del mercato del lavoro ceco si caratterizza per una complessità marcata, dove i progressi nominali nei salari sono mitigati dalle sfide inflazionistiche e dalle politiche fiscali. Nonostante ciò, vi è un’aspettativa prudente ma positiva verso una ripresa dei salari reali nel medio termine, sostenuta da dinamiche di mercato favorevoli.

Fonte: https://www.ceskenoviny.cz/

Immagine generata dall’AI

Fonte grafica: https://storyset.com/

2 Comments

Leave a Reply

Call Now Button