
Introduzione
Il prezzo dell’oro ha registrato un’impennata significativa dopo l’attacco notturno di Israele all’Iran, confermandosi come bene rifugio in tempi di instabilità geopolitica. Il metallo prezioso ha toccato i 3.440 dollari l’oncia troy, avvicinandosi pericolosamente al massimo storico di 3.500 dollari raggiunto ad aprile. Secondo gli analisti, l’oro continua ad attrarre capitali, mentre altri asset come bitcoin, argento e palladio mostrano segnali di debolezza.

Prezzo oro: +29% da inizio anno, +40% su base annua
Il metallo giallo ha visto una crescita costante nel 2025. Dall’inizio dell’anno alla fine di maggio, il prezzo dell’oro è salito del 29%, e su base annua si parla addirittura di un +40%. A titolo di confronto, Bitcoin è aumentato solo del 12% nello stesso periodo.
L’analista Pavel Ryba sottolinea che, a differenza delle criptovalute e dei metalli industriali, l’oro gode di un solido supporto anche in contesti di instabilità economica e geopolitica.
L’attacco israeliano all’Iran infiamma il mercato
La nuova fiammata del prezzo è stata innescata da un attacco militare di Israele contro l’Iran. In risposta, gli investitori hanno immediatamente cercato rifugio nell’oro, facendone salire il valore di quasi il 2% in poche ore, fino a quota 3.440 dollari l’oncia.
Bitcoin, argento e palladio in calo
Al contrario dell’oro, Bitcoin ha reagito negativamente all’escalation. Dopo aver toccato quota 108.800 dollari, è sceso sotto i 103.000, per poi assestarsi intorno ai 105.000 dollari, segnando un calo del 3%.
Anche i metalli industriali hanno mostrato segni di debolezza:
- Argento: da 36,6 a 36,2 dollari l’oncia (-0,1%)
- Palladio: da 1.050 a 1.040 dollari l’oncia (-2%)
Prospettive future: oro verso i 4.000 dollari?
Secondo Ryba, le condizioni macroeconomiche favoriscono ulteriori aumenti nel prezzo dell’oro. Fattori chiave includono:
- Aumento dell’inflazione
- Debito pubblico elevato
- Deprezzamento progressivo del dollaro
“Il prezzo dell’oro potrebbe superare i 4.000 dollari nel 2026 e raggiungere tra i 6.000 e 8.000 dollari entro il 2035”, stima l’analista.
Conclusione
L’oro si conferma come l’asset più resiliente in periodi di crisi. Il recente balzo a 3.440 dollari dimostra come gli investitori continuino a considerarlo una protezione sicura contro instabilità, inflazione e incertezza geopolitica. Con proiezioni a lungo termine molto ottimistiche, il prezzo dell’oro sembra destinato a restare sotto i riflettori anche nei mesi a venire.
Immagine generata dall’IA.