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Lavoro Autonomo: guida fiscale per liberi professionisti, a confronto regimi fiscali di Italia e Repubblica Ceca

Perché questo confronto?


Sia l’Italia che la Repubblica Ceca consentono ai lavoratori autonomi di scegliere tra il regime fiscale standard e quello semplificato (detto anche regime forfettario). Questo regime semplificato offre minori adempimenti amministrativi e contributi fiscali e previdenziali più bassi.

In Italia, i lavoratori autonomi che guadagnano meno di 85.000 euro all’anno possono optare per il “regime forfettario”. Nella Repubblica Ceca invece la soglia di reddito per il corrispondente regime forfettario, il “paušální daň”, è di 2 milioni di CZK all’anno.

Italia – Regime Forfettario: comodo, ma non troppo

Il nostro regime forfettario viene definito come un regime fiscale agevolato. Questo prevede un’aliquota fiscale fissa (5% o 15%) e contributi previdenziali semplificati. I liberi professionisti che operano nei primi 5 anni e rientrano nella fascia del coefficiente di redditività standard e sono tassati inizialmente al 5%, ma al decorrere di quest’ultimo sono tenuti a pagare un’aliquota riguardante il 15% del loro reddito imponibile.

Ai liberi professionisti con un reddito approssimativo di 30.000 euro viene applicato un coefficiente di redditività standard, nello specifico il 78%. Ciò implica che il 78% del reddito diventa imponibile, mentre il 22% rimane intoccato, poiché considerato come costo di gestione dell’attività.

  • I contributi INPS corrispondono al 26,07% del reddito imponibile.
  • Niente IVA, niente studi di settore, poca burocrazia.

Esempio su €30.000 di fatturato:

AliquotaImpostaContributiTotaleReddito Netto
5%€1.170€6.103€7.273€22.727
15%€3.510€6.103€9.613€20.387

Repubblica Ceca – Flat-rate tax: un paradiso per freelance?

Il regime forfettario ceco, Paušální daň, viene considerato un sistema estremamente semplificato in cui si paga un importo mensile fisso che copre le imposte, l’assicurazione sanitaria e i contributi sociali.

Gli imprenditori che guadagnano un importo pari a 30.000 € (~740.000 Kč) all’anno rientrano nella categoria con l’aliquota fiscale più bassa.

Esempio su €30.000 di fatturato:

Reddito imponibileTassa sul redditoContributi socialiReddito Netto
€30 000 / ~740 000 Kč€48,72 / 1200,71 Kč
(quota mensile of 100 Kč)
€4193,64 / 103352,47Kč
(quota mensile di 8616 Kč)
€25 757,64 /
~ 634 798,33 Kč

Come dimostrato da questi esempi pratici, i lavoratori autonomi nella Repubblica Ceca possono ottenere un reddito netto più elevato, al netto delle imposte, rispetto a quelli in Italia.

Ora vediamo come funziona il sistema fiscale ordinario in ciascun paese.


Italia – Regime Ordinario: quando serve, ma pesa

È il regime “normale”, quello che si applica a chi ha ricavi alti o spese da scaricare. Ha IRPEF a scaglioni, IVA, addizionali regionali e comunali e i soliti contributi INPS.

Esempio pratico:

VoceImporto
Reddito lordo€30.000
Costi deducibili€5.000
Contributi INPS€6.517
IRPEF + addizionali€4.651
Totale€11.168
Reddito netto€18.832

I costi deducibili sono stimati e variano da individuo a individuo. Si tratta di spese aziendali effettive e attuali che riducono il reddito imponibile. Devono essere comprovati con fatture e ricevute reali e documentate, registrate nei libri contabili adeguati.

I contributi, invece, si riferiscono alle somme versate per adempiere agli obblighi IRPEF e INPS.

L’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) è un’imposta progressiva che finanzia i servizi pubblici generali. L’importo da versare varia, su una scala progressiva, dal 23% al 43%, a seconda del reddito.

L‘INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) è il sistema italiano di previdenza e assistenza sociale. I contributi INPS non sono imposte, ma pagamenti obbligatori destinati a finanziare principalmente le pensioni e l’assistenza sanitaria.


Repubblica Ceca – Regime Ordinario: ancora una volta conveniente

Il regime fiscale ordinario ceco offre due alternative: la riduzione forfettaria, in cui una percentuale fissa viene detratta dal reddito lordo come spese presunte, e la riduzione dei costi, che consente di detrarre le spese aziendali effettive e documentate.

La presente elaborazione non tratta il metodo di riduzione dei costi, poiché per la maggior parte dei liberi professionisti è generalmente più vantaggioso utilizzare l’opzione forfettaria. Le spese reali dei liberi professionisti raramente superano la percentuale fissa, rendendo il forfait più vantaggioso. La riduzione forfettaria (Výdajový paušál) implica che una percentuale fissa (di solito il 60%) venga detratta dal reddito lordo in sostituzione delle spese reali. La differenza è che, rispetto all’Italia, nella Repubblica Ceca non sono necessarie prove o registrazioni dettagliate delle spese. Se un libero professionista guadagna 1.000.000 di CZK e ha diritto a un forfait del 60%, allora solo 400.000 CZK sono tassati. Non è necessario tenere traccia delle spese reali.

Simulazione su €30.000 di reddito:

VoceImporto
Reddito lordo€30.000
Deduzione forfettaria€18.000
Reddito imponibile€12.000
Imposta€570
Contributi totali€3.300
Totale imposte€3.870
Reddito netto€26.130

Il confronto diretto tra i regimi ordinari e quelli forfettari rivela quanto i regimi dei vari paesi incidano sul reddito lordo dei potenziali liberi professionisti. Le percentuali del reddito totale destinate alle imposte in Italia e nella Repubblica Ceca variano notevolmente, con una percentuale maggiore nel sistema italiano.


Confronto diretto – Regimi Ordinari

PaeseTasse + ContributiReddito Netto% su reddito lordo
Italia€11.168€18.83237,3%
Rep. Ceca€3.870€26.13012,9%

Confronto diretto – Regimi Forfettari

PaeseTasse + ContributiReddito Netto% su reddito lordoNote
Italia (5%)€7.273€22.72724,2%Forfettario agevolato
Italia (15%)€9.613€20.38732,1%Forfettario normale
Rep. Ceca€4.180€25.82013,9%Flat-rate regime

Conclusioni

Se sei un lavoratore autonomo, trasferire la tua attività in Repubblica Ceca può essere davvero conveniente, sia dal punto di vista fiscale che contributivo. La gestione è molto più semplice, i costi fissi sono più bassi e, come hai visto, il reddito netto può aumentare anche di €6.000 l’anno a parità di fatturato.

Ovviamente ogni situazione è diversa, ma se stai pensando di fare questo passo, vale la pena parlarne con un consulente. Noi siamo qui anche per questo.

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