
Il Green Energy Certificate, conosciuto anche come certificato verde o Renewable Energy Certificate (REC), è un documento elettronico che attesta la produzione di determinate quantità di megawattora (MWh) di energia proveniente da fonti rinnovabili come sole, vento, acqua, biomassa o geotermia.
Secondo la Commissione Europea (JRC) e la US EPA, questo strumento non rappresenta l’energia fisica, ma il suo valore ambientale. Chi acquista un certificato verde può dichiarare di utilizzare energia rinnovabile, contribuendo così alla riduzione delle emissioni e alla promozione di energia verde.
In pratica, il Green Energy Certificate separa il flusso fisico di elettricità dagli attributi “verdi”, creando un mercato dedicato alla tracciabilità dell’energia pulita.
Come funziona il certificato verde
Ogni volta che un impianto eolico, solare o idroelettrico produce energia, genera un certificato digitale registrato in un sistema elettronico nazionale o europeo.
Questi registri garantiscono trasparenza e tracciabilità, impedendo la doppia contabilizzazione. Il produttore può vendere il certificato separatamente dall’energia, ottenendo un incentivo economico.
Come spiega Resource Solutions, l’acquirente ottiene così il diritto di affermare che parte della propria fornitura proviene da fonti rinnovabili. Quando il certificato viene “ritirato” (retired), non può più essere rivenduto, assicurando l’integrità del sistema e la credibilità ambientale dell’operazione.
I certificati di energia rinnovabile, come le Garanzie d’Origine, possono essere acquistati sia direttamente sul mercato, sia tramite broker specializzati.
L’accesso diretto è solitamente riservato a operatori qualificati, come produttori o grandi consumatori di energia, che possiedono le competenze tecniche e amministrative per operare sul Mercato Ambientale gestito dal GME.
Al contrario, i piccoli consumatori o le imprese possono affidarsi a broker o intermediari, che semplificano l’accesso al mercato offrendo consulenza, gestione documentale e soluzioni personalizzate.
In alternativa, è possibile richiedere direttamente al proprio fornitore di energia elettrica un contratto che garantisca la fornitura di energia 100% rinnovabile, certificata tramite Garanzie d’Origine, rendendo così più semplice l’adozione di pratiche sostenibili anche senza operare sul mercato ambientale.
Tipologie e validità internazionale
Nel mondo esistono vari tipi di certificati verdi: negli Stati Uniti sono chiamati RECs (Renewable Energy Certificates), mentre in Europa si utilizzano le Garanzie di Origine (Guarantees of Origin, GoO), previste dalla direttiva UE sulle energie rinnovabili.
A livello globale, i Energy Attribute Certificates (EACs) permettono di commerciare energia pulita tra diversi Paesi.
Tutti questi strumenti hanno l’obiettivo comune di favorire la transizione energetica, creando un mercato affidabile per la produzione e il consumo responsabile di energia rinnovabile.
Benefici e limiti del Green Energy Certificate
I certificati verdi rappresentano un potente incentivo per lo sviluppo delle energie rinnovabili e aiutano imprese e cittadini a ridurre la propria impronta di carbonio.
Per le aziende, questi certificati sono utilizzati per ridurre le loro emissioni di scopo 2 nel calcolo di tipologia Market-based.
Infatti, nel reporting delle emissioni di gas serra secondo il GHG Protocol, l’approccio location-based calcola le emissioni Scope 2 utilizzando il fattore di emissione medio del mix energetico nazionale o regionale, indipendentemente dal fornitore scelto.
Questo metodo riflette l’impatto ambientale medio dell’energia disponibile nella rete locale.
Al contrario, l’approccio market-based considera le scelte contrattuali dell’organizzazione, come l’acquisto di energia elettrica da fonti rinnovabili certificata tramite Garanzie d’Origine (GO).
In questo caso, le emissioni possono risultare significativamente inferiori, fino a zero, se l’energia acquistata è interamente rinnovabile e certificata.
In aggiunta, i certificati di energia rinnovabile permettono di comunicare in modo verificabile l’impegno verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità energetica.
Tuttavia, secondo l’EPA, non sempre l’acquisto di un certificato garantisce la creazione di nuova capacità produttiva: può semplicemente attestare l’origine “verde” di energia già esistente.
Nonostante ciò, se gestito in modo trasparente e integrato in politiche energetiche solide, il Green Energy Certificate resta uno strumento chiave per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione e promuovere un futuro energetico più pulito, equo e competitivo.
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