Adesso si potrà raggiungere la capitale della repubblica Ceca da 147 destinazioni
Per la stagione di volo estiva, iniziata a fine marzo, sono stati aggiunti 19 destinazioni in più rispetto al 2021 per raggiungere lo scalo praghese, arrivando a quota 147. “Nonostante la non facile situazione nel trasporto aereo riusciamo ad allargare la rete dei collegamenti diretti con Praga” ha commentato il CdA dell’aereoporto Jiří Pos.
Tra le nuove destinazioni ci sono anche collegamenti con l’Italia. La Wizz Air opererà due volte alla settimana la rotta con Palermo e tre volte alla settimana un collegamento con l’aeroporto Marco Polo di Venezia.
Lo scalo praghese insieme ad altri enti sta cercando di rafforzare i flussi turistici di arrivo, ancora significativamente inferiori al periodo pre-pandemia. “Stiamo pianificando un sostegno del turismo sui principali mercati europei, tra cui la Gran Bretagna, Francia, l’Italia o la Spagna” ha indicato il direttore commerciale dell’Aeroporto di Praga Jaroslav Filip.
Ma come si sono evolute le regole per l’ingresso adesso che la pandemia preoccupa meno?
E’ importante ricordare che, per il rientro in Italia, l’obbligo di effettuare un tampone per vaccinati e guariti è caduto dal 1 febbraio.
Restano invece i seguenti obblighi:
Chi fa ingresso in Italia, provenendo dalla Repubblica ceca deve:
- Compilare il Passenger Locator Form digitale Europeo https://app.euplf.eu/#/
Soltanto in caso di impedimenti tecnologici, che rendano impossibile la compilazione elettronica, si può utilizzare il modello cartaceo di autodichiarazione
- Essere in possesso di un Certificato Digitale UE/ Green Pass di completamento del ciclo vaccinale da almeno di 14 giorni oppure
- Essere in possesso di un Certificato Digitale UE/ Green Pass per completa guarigione da COVID-19 negli ultimi 6 mesi e cessazione dell’obbligo di isolamento (o certificato equivalente), oppure
- Essere in possesso di Certificato Digitale UE/Green Pass o certificato equivalente rilasciato a seguito di test molecolare o antigenico negativo (test molecolare da effettuare nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia, test antigenico da effettuare nelle 24 ore precedenti l’ingresso in Italia).
Il documento al punto 1 (dPLF) è sempre necessario. In caso di mancata compilazione del dPLF, può essere negato l’imbarco.
I documenti ai punti da 2 a 4 sono alternativi tra loro. In caso di mancata presentazione di uno dei documenti indicati ai punti 2, 3 o 4, l’ingresso in Italia è consentito solo a condizione di sottoporsi a 5 giorni di isolamento fiduciario e sorveglianza sanitaria seguiti da test molecolare o antigenico.
Ulteriori informazioni sul sito della Farnesina e sul sito dell’Ambasciata della Repubblica Ceca a Roma.
Fonte immagine: Pixabay.com
Fonte grafica: Storyset.com