Secondo una recente analisi di Deloitte (https://www2.deloitte.com/cz/cs/pages/human-capital/solutions/pay-transparency-directive.html ), la maggior parte delle aziende ceche non è ancora pronta per rispettare le nuove regole europee sulla trasparenza della retribuzione, che entreranno in vigore dalla metà del 2026. Le disposizioni, introdotte dalla Direttiva Europea 970/2023, mirano a ridurre il divario salariale di genere rendendo obbligatoria la pubblicazione degli stipendi medi per uomini e donne che occupano le stesse posizioni.
L’analisi ha rivelato che sei datori di lavoro su dieci in Repubblica Ceca non conoscono l’entità reale delle differenze retributive all’interno delle proprie organizzazioni. Solo il 22% delle aziende ha avviato i preparativi per conformarsi alle nuove normative, e un quarto delle imprese ammette di non sapere ancora come affrontare questa transizione.
La situazione attuale in Repubblica Ceca
In Repubblica Ceca, il divario retributivo tra uomini e donne raggiunge il 17,9%, ben al di sopra della media UE del 12,7%. Queste differenze non solo penalizzano le donne in termini di retribuzione, ma hanno ripercussioni a lungo termine, come il divario pensionistico, che si attesta intorno al 30% nell’Unione Europea.
Il Gender Equality Index dell’EIGE (European Institute for Gender Equality) fornisce uno strumento utile per comprendere meglio queste disparità. Questo indice assegna un punteggio da 1 a 100, dove 100 rappresenta l’uguaglianza totale tra generi, permettendo un confronto tra i paesi europei e una visione dettagliata delle loro performance. Nel 2023, la Repubblica Ceca si posiziona al 25° posto in Europa con un punteggio di 57,9 su 100, rimanendo 12,3 punti sotto la media europea .
L’indice consente un’analisi più approfondita, suddividendo i dati in sei domini: lavoro, denaro, conoscenza, tempo, potere e salute. Nel dominio del lavoro, che valuta l’uguaglianza nell’accesso all’occupazione e alle condizioni lavorative, la Repubblica Ceca ha registrato un miglioramento di 1,8 punti dal 2020, pur rimanendo sotto la media UE. Tuttavia, osservando il sottodominio della partecipazione lavorativa, il Paese si colloca sopra la media europea, mentre mostra risultati inferiori in termini di prospettive di carriera, evidenziando che le donne continuano a incontrare maggiori ostacoli nel raggiungere posizioni di rilievo o ben remunerate.
Questo scenario evidenzia non solo la necessità di politiche mirate per ridurre il divario retributivo, ma anche l’importanza di affrontare le disparità nelle opportunità di carriera e nelle condizioni lavorative, che contribuiscono a mantenere la Repubblica Ceca indietro rispetto agli standard europei di uguaglianza di genere.
La nuova Direttiva UE 970/2023
Adottata il 10 maggio 2023, la Direttiva UE 970/2023 rappresenta una svolta nella lotta contro le disparità salariali di genere. L’obiettivo è garantire una maggiore trasparenza retributiva, considerata essenziale per prevenire discriminazioni e promuovere la parità di trattamento sul posto di lavoro. La normativa introduce una serie di misure innovative, obbligando le aziende a rendere più accessibili e chiare le informazioni salariali. Tra i principali obblighi previsti:
- Diritto all’informazione: i dipendenti possono accedere ai dati sui livelli salariali medi, suddivisi per genere, per ruoli equivalenti.
- Trasparenza retributiva: le aziende con più di 100 dipendenti devono pubblicare i dati sul divario salariale, e quelle con differenze superiori al 5% devono condurre analisi dettagliate e attuare interventi correttivi.
- Divieto del segreto salariale: le aziende devono indicare gli stipendi o le fasce retributive nei bandi di lavoro e non possono chiedere informazioni sulle retribuzioni precedenti dei candidati.
- Criteri di valutazione oggettivi: le retribuzioni devono essere basate su parametri neutri rispetto al genere, come competenze ed esperienza.
Queste misure rappresentano non solo un passo verso una maggiore equità, ma anche un’opportunità per le aziende di migliorare la trasparenza e la fiducia nei confronti dei lavoratori.
Conclusioni: Verso un Mercato del Lavoro più Inclusivo
La Direttiva UE 970/2023 rappresenta un’opportunità senza precedenti per affrontare le disuguaglianze di genere nel mercato del lavoro europeo. Per la Repubblica Ceca, tuttavia, il percorso verso la conformità sarà impegnativo. Le aziende dovranno investire non solo in strumenti di analisi e trasparenza, ma anche in un cambiamento culturale che favorisca l’inclusione e valorizzi le competenze femminili.
Se implementata correttamente, questa normativa potrà ridurre le disuguaglianze strutturali, migliorare le condizioni lavorative per le donne e rafforzare la competitività aziendale. Un mercato del lavoro più equo non è solo una questione di giustizia sociale, ma anche un fattore chiave per il progresso economico e culturale dell’intera società.
https://www.consilium.europa.eu/it/policies/pay-transparency
https://eige.europa.eu/gender-equality-index/2023/CZ https://www2.deloitte.com/cz/cs/pages/human-capital/solutions/pay-transparency-directive.html
Immagine generata da IA.