Nell’ultimo periodo, il Parlamento e il governo ceco hanno mostrato una notevole attività nell’ambito della legislazione sul lavoro.
Tra le recenti nuove proposte volte a modificare il Codice del Lavoro, la Camera dei Deputati ha avanzato un ulteriore “flexi-emendamento” finalizzato a snellire in modo significativo il rapporto lavorativo, migliorandone la flessibilità per un maggior allineamento con le esigenze del mercato del lavoro in continua evoluzione.
Le modifiche, attualmente ancora in fase di discussione, possono essere riassunte dai seguenti punti.
Innanzitutto, il periodo di prova potrebbe diventare esercitabile per un massimo di quattro mesi oppure otto mesi per dipendenti con ruoli manageriali: tale prolungamento consentirebbe ai datori di lavoro di avere più flessibilità e tempo per valutare i nuovi assunti prima di intraprendere un rapporto lavorativo a lungo termine. In aggiunta, il periodo di prova potrà essere prolungato anche dopo la data d’inizio, pur rispettando i limiti massimi imposti dal Codice del Lavoro ceco.
Il disegno di legge affronta anche il tema del pagamento delle salari, proponendo che alcune categorie di dipendenti possano ricevere la propria retribuzione in valuta estera.
Il flexi-emendamento, inoltre, andrebbe a modificare la normativa relativa al congedo parentale e alla tutela dei lavoratori che ricadono nella disoccupazione a seguito di infortuni o malattie sul posto di lavoro. Il datore di lavoro dovrà infatti garantire lo stesso ruolo al lavoratore dipendente che ha richiesto il congedo parentale fino al raggiungimento del secondo anno d’età del figlio. Questa misura mira a rafforzare la sicurezza del posto di lavoro per i genitori, garantendo loro la possibilità di rientrare nel mondo del lavoro senza subire un danno alla carriera dopo essersi assentati per la cura dei figli. Rispetto agli infortuni e malattie professionali, la Camera dei Deputati ha proposto l’introduzione di un’indennità speciale a spese dall’assicurazione del datore di lavoro.
Infine, il periodo di preavviso statutario, che inizierebbe dal momento di consegna del preavviso stesso, potrebbe essere ridotto ad un solo mese nel caso in cui vi sia una violazione dei doveri o il mancato rispetto dei requisiti previsti.
Il flexi-emendamento dovrebbe entrare in vigore a partire dal 1° gennaio 2025. Tuttavia, è importante sottolineare che il disegno di legge è ancora al centro della discussione politica, la quale potrebbe introdurre nuove modifiche o revisioni prima dell’adozione della versione finale.
Considerando la possibilità di altri cambiamenti, è importante che le aziende e i lavoratori si mantengano informati sull’evoluzione dell’iter legislativo per capire quali saranno gli effetti sulle pratiche lavorative da adottare in futuro.
Fonte: https://www.eversheds-sutherland.com/en/czech-republic/insights/srpnova-novela
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